Enrico Imbalzano (tenore)

“Il figlio buono”

Enrico Imbalzano

Avvicinatosi alla chitarra all’età di 6 anni, dopo un lungo periodo da autodidatta, durante il quale ha esplorato principalmente il mondo della musica moderna, ha intrapreso lo studio del violoncello sotto la guida di Stefania Cavedon. Nello stesso periodo si è dedicato ad una intensa attività corale sotto la direzione di Maria Dal Bianco.

Specializzatosi nel canto con diverse personalità artistiche quali Romina Basso, Giorgio Mazzucato, Lia Serafini, Alberto Spadarotto, ha inoltre seguito seminari di Interpretazione del Canto Gregoriano (con J.B. Göschl), e partecipato a laboratori e masterclass (con Alfredo Bernardini, Gloria Banditelli, Claudia Caffagni, Franz Comploi, Vincenzo Di Donato, Francesco Erle, Raffaele Giordani, Ghislaine Morgan, Marco Scavazza, Walter Testolin), soffermandosi soprattutto sullo studio e interpretazione del repertorio barocco e rinascimentale.

Pur prediligendo la musica antica e rinascimentale, la sua esperienza spazia dal gregoriano fino agli autori contemporanei.

Collabora attivamente con diversi ensemble strumentali e vocali anche in veste di solista, tra cui la Cappella Marciana, dove dal 2015 ricopre il ruolo di solista e con la quale ha registrato diversi CD, I Cantori di San Marco, la Cappella Musicale di S. Barbara, l’Ensemble Vocale Gaspard Edesse, la Venice Monteverdi Academy, I Musicali Affetti, l’Ensemble Il Teatro Armonico, il Coro Barocco Andrea Palladio, l’Ensemble Continuum, il Venice Music Project.

Tra i ruoli da solista, ha al suo attivo varie esecuzioni del Vespro della Beata Vergine di Monteverdi, ha ricoperto il ruolo di Eumete in Il Ritorno di Ulisse in Patria di C.Monteverdi, il ruolo sia di Tancredi che del Testo ne Il Combattimento di Tancredi e Clorinda di C.Monteverdi, il primo eseguito in forma scenica nell’ambito dei festival Spazio & Musica di Vicenza e Grandezze e Meraviglie di Modena, e il secondo in un’esecuzione in forma semi-scenica a Palazzo Chiericati a Vicenza, il ruolo di Jephte nell’omonimo oratorio di G.Carissimi, e il ruolo di Melito ne La Patienza di Socrate con due mogli di A.Draghi eseguito al Teatro Ponchielli di Cremona sotto la direzione del M° Roberto Perata.